Villa Pio Falcò, dal nome da favola, dall’aspetto da leggenda, e dalla realtà storica affascinante! La villa venne costruita per volere dell’arcivescovo di Ravenna Anselmo che il 23 febbraio 1158 concesse l’investitura del territorio crespinese alla famiglia Turchi. Dopo qualche secolo di dominio estense, per mancanza di eredi maschi le proprietà della famiglia d’Este passarono sotto il governo pontificio. I beni ormai della Chiesa vennero concessi alla nobile famiglia dei Pio di Savoia che si insediarono a Crespino nel 1620. Nel 1598 per celebrare il cambio di governo, papa Clemente VIII venne a Crespino e pernottò nella villa. Il termine Falcò venne assegnato in seguito all’apparentamento tra i Savoia e la famiglia spagnola dei Falcò. In origine, il complesso era collegato con un approdo al Po, tramite una via detta “Strada del Cardinale”, poiché i cardinali di casa Savoia alloggiavano nella villa.
Sorge nel luogo in cui, forse, si trovava un insediamento estense databile alla metà del XV secolo. I Pio, un ramo di casa Savoia, si trasferirono a Crespino nel 1620. Si presume abbiano iniziato la costruzione di una nuova dimora intorno alla metà del '600. L'ultimo loro discendente fu il principe Francesco Falcò, di origine spagnola. In origine, il complesso era collegato con un approdo al Po, tramite la “Strada del Cardinale”, così chiamata per il fatto che i cardinali di casa Savoia alloggiavano nella villa.L'insieme degli edifici è stato oggetto di una ristrutturazione in epoca neoclassica.
Il complesso è composto dalla casa padronale e da un edificio adibito a scuderia e foresteria. I rustici, posti dietro la casa padronale, si affacciano su una vasta aia cui si accede da sud. Un parco con piante secolari si estende a sud della casa padronale, su quattro piani.L'edificio adibito a scuderia e foresteria conserva ancora elementi tardo '400. Nel 1598 vi soggiornò papa Clemente VIII